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14 Settembre 2007

LA CASA IN FONDO AL MARE

LA CASA IN FONDO AL MARE 2 Comincia la colonizzazione Sei atleti appartenenti all’ EXPLORER TEAM PELLICANO si cimenteranno in una lunga permanenza in acqua della durata di quattordici giorni 336 ore, 2 di questi atleti saranno una coppia ufficiale. In un ambiente sottomarino del tutto naturale ad una profondità di circa 8/10 metri verrà costruito un villaggio. I sei Acquanauti avranno a loro disposizione tre campane subacquee ovvero ambienti sottomarini all’interno dei quali potranno assolvere alle funzioni fisiologiche di base (corporali, di sostituzione abbigliamento controlli medici e trascorrere le ore del sonno), avranno inoltre un ambiente comune totalmente asciutto dove ad orari determinati dovranno cucinare, mangiare i loro pasti mantenere le proprie attrezzature, gestire comunitariamente le seguenti risorse: 1. elettriche provenienti da pannelli solari posti in superficie; 2. idriche provenienti da un desalinizzatore posto sott’acqua 3. alimentari che saranno consegnate il giorno di inizio della spedizione Durante le ore del giorno dovranno procurarsi il cibo ,lavorare alla costruzione del villaggio, manutenersi le attrezzature, fare palestra, vivere il quotidiano. Gli ambienti asciutti a loro disposizione saranno realizzati in modo da essere parzialmente autosufficienti e non vincolati alla superficie. La struttura comune sarà concepita e realizzata come un grosso ambiente pressurizzato composto da una cucina un angolo pranzo, l’angolo computer tv, la serra e il vano assolutamente stagno dove risiederà il parco batterie, il desalinizzatore ed il serbatoio di accumulo dell’acqua. I nostri acquanauti dovranno procurarsi il cibo con gli strumenti che gli verranno messi a disposizione, eseguire giornalmente le operazioni legate alla manutenzione degli ambienti e delle loro apparecchiature ,monitorare l’ambiente che li circonda La permanenza in acqua (circa il 70 % del tempo totale) sarà agevolata da adeguati supporti per permettere la loro sussistenza per l’intero periodo (maschere gran-facciale, mute stagne, respiratori, strumenti di comunicazione) nonché da appositi mobili ed attrezzi adattati all’ambiente sottomarino (divani, poltrone, attrezzi da lavoro). L’ambiente sottomarino sarà circoscritto da barriere naturali ed artificiali che lo proteggeranno da eventuali sfavorevoli condizioni meteo marine, consentirà l’interazione tra uomo ed i pesci e sarà lasciato quanto più possibile al naturale per verificare l’adattamento degli atleti alla nuova condizione.

Tratto da: Argentario Divers
 

 
 

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